TERRITORIO
D.O.C.G.
Il vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore o più semplicemente IL Valdobbiadene
è una DOCG prodotta unicamente nelle colline dell’alto Trevigiano tra i 150 ed i 350 m s.l.m., in particolare nella fascia collinare compresa tra Conegliano e Valdobbiadene. Il territorio DOCG comprende 15 comuni: Conegliano, Susegana, San Vendemiano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Tarzo, Cison di Valmarino, Follina, Miane, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Vidor e la capitale Valdobbiadene.
Il Conegliano-Valdobbiadene DOCG può essere prodotto nella versione tranquillo (senza perlage) o frizzante (con un certo numero e ben definito di perlage) prendendo il nome di Conegliano-Valdobbiadene Prosecco mentre nella sola versione spumante che compone oltre il 90% dell’intera produzione, tale tipologia è detta più semplicemente Conegliano o Valdobbiadene o Conegliano-Valdobbiadene o Valdobbiadene-Conegliano senza l’aggiunta della parola prosecco a tutela della qualità. La cru spumante della denominazione, ovvero la sottozona che racchiude le particelle in Cartizze, prende il nome di Valdobbiadene Superiore di Cartizze.
Il Conegliano Valdobbiadene DOCG, dal 2010, non va assolutamente confuso con un Prosecco DOC e né tanto meno con altri vini IGT a base Glera, siano essi spumanti o frizzanti.
Il Conegliano Valdobbiadene si riconosce per la sua eleganza vitale, il colore paglierino leggero, la moderata corposità, l’esclusivo profumo fruttato e floreale. È prodotto nei 15 comuni cui appartengono le colline tra Conegliano e Valdobbiadene.
Tra questi si distinguono i cru ovvero il celeberrimo Superiore di Cartizze e i Rive ottenuti da uve provenienti esclusivamente da un unico Comune o frazione di esso.
Il Conegliano Valdobbiadene DOCG è prodotto nelle tipologie Spumante, Frizzante e Tranquillo. Lo spumante è la versione simbolo della denominazione; piacevole e versatile, ha creato un vero stile di bere esso è prodotto nelle versioni Brut, Extra Dry, Dry e nella ultimissima versione Extra Brut a seconda del residuo zuccherino presente.
Dal più secco, il Brut, al più amabile, il Dry.
Conegliano Valdobbiadene DOCG
Brut
È la versione più moderna e internazionale. Si caratterizza per delicati profumi d’agrumi e di note vegetali e floreali, unita ad una bella e viva energia gustativa. Si apprezza servito a 7-9 °C, su antipasti di pesce e verdure anche elaborati, primi con frutti di mare e piatti di pesce al forno o a tutto pasto. Il residuo zuccherino va da 5 a 11 g/l e si colloca, mediamente, sulla fascia 7-10 g/l.
Extra Dry
È la versione tradizionale. Il colore è paglierino brillante ravvivato dal perlage. È ricco di profumi di frutta, mela e pera. Al palato è morbido e al tempo stesso asciutto grazie ad un’acidità vivace. Ottimo come aperitivo, è ideale, servito a 8-10 °C, su minestre di legumi e frutti di mare, paste con delicati sughi di carne, formaggi freschi e carni bianche, soprattutto pollame. Il residuo zuccherino va da 12 a 17 g/l.
Dry
È la versione meno diffusa, che esalta l’abbocato. Presenta colore giallo paglierino scarico, profumo deciso, con sentori di frutta dolce e matura, spesso anche tropicale, a volte con dolci sentori mielati, con gusto sapido e piacevolmente abboccato. Va servito a 7–8 °C. È la tipologia che si adatta agli abbinamenti più particolari, con dolci a pasta secca o cibi piccanti o preparazioni sapide e speziate a base di pesce. Il residuo zuccherino va da 18 a 32 g/l.
Valdobbiadene Superiore di Cartizze
È il cru della denominazione ed è rappresentato da una piccola area di 107 ettari di vigneto, compresa tra le colline più scoscese di S. Pietro di Barbozza, Santo Stefano, Follo e Saccol, nel comune di Valdobbiadene. Nasce dalla perfetta combinazione fra un microclima dolce ed un terreno assai vario, con morene, arenarie ed argille, che consentono un drenaggio veloce delle piogge e, nel contempo, una costante riserva d’acqua, che permette alle viti di svilupparsi in modo equilibrato. Il “Cartizze” è uno spumante sontuoso. Già il colore rimanda ad una maggiore intensità, che si manifesta con una complessità di profumi invitanti ed ampi, dalla mela alla pera, dall’albicocca agli agrumi, alla rosa, con una gradevole nota di mandorle glassate al retrogusto. Il sapore è piacevolmente rotondo, con una morbida sapidità, alla quale il sottile perlage conferisce vigore al gusto. Conosciuto nella versione Dry, presenta un residuo zuccherino fino a 32 gr/l, si abbina a dolci della tradizione, pasta frolla, crostate di frutta e focacce. Recentemente alcuni produttori hanno introdotto anche la tipologia Brut.